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Gay & Bisex

L'obiettivo - capitolo 4


di Difficilissimo
09.02.2012    |    7.473    |    1 9.3
"Mi faceva quasi tenerezza a vederlo così, mi dava proprio l'idea di una ragazzina innamorata e istintivamente portai la mia mano sui suoi capelli e iniziai ad..."
Inutile starvi a dire quale fosse il mio stato d'animo mentre tornavo a casa dopo aver lasciato Pier sotto la sua villa. Ero ovviamente felice, era dal primo giorno che l'avevo visto che sognavo di averlo e mai avrei potuto immaginare ad una nostra prima volta così bella e intensa. L'unica cosa che mi turbava era stato quel suo "ti amo" ripetuto più volte, ultima appena prima di scendere dall'auto, era veramente ciò che pensava oppure era una frase dettata dall'alcool e dalla passione del momento? E se l'avesse realmente pensata che sarebbe accaduto? Lui era fidanzato e poi io di avere storie gay non se ne parlava. Non ne avevo mai avute, non mi sentivo pronto, ero bisessuale ma il mio lato omosessuale non era mai stato pubblicamente dichiarato e non intendevo farlo, anche perchè, devo essere sincero, io Pier non lo amavo, nonostante mi fosse scappato anche a me un "ti amo". A me piaceva tremendamente, era il mio sogno erotico da mesi, era veramente tutto ciò che fisicamente sognavo ma da qua ad avere una storia con lui ce ne passava abbastanza. Con questi miei contrasti e dubbi me ne andai a dormire e non feci fatica a prendere sonno, vista anche l'ora, assai più vicina al sorgere del sole. Mi alzai verso l'ora di pranzo e accesi il cellulare, bastarono pochi secondi e sentì il suono di un sms, spero fosse Pier e in effetti era lui:
" Buongiorno amore mio bellissimo, ti ho pensato tutta la notte, ci vediamo oggi? bacio, PIER". E che cazzo...e che si era messo in mente adesso questo??? Mi ero andavo a mettere per l'ennesima volta nei pasticci? Gli risposi con diplomazia "Buongiorno a te! Penso che sia d'obbligo vedersi oggi anche perchè dovremmo chiarire la situazione, non pensi??". Pier a sua volta rispose "Ok!! Hai ragione!! alle 4 a casa mia?? sono solo!!!". Bene, benissimo direi!!! Non aveva colto minimamente la mia diplomazia e mi ero andato a chiudere in un vicolo cieco!!! Fatto sta che alle 4, puntuale o quasi, mi presentai sotto casa di Pier, era la prima volta che vi entravo e devo dire che ero anche piuttosto curioso. Mi venne ad aprire dopo pochi istanti, indossava una vestaglia un pò ridicola perchè era chiaramente da adulto e vederla addosso ad un ragazzo che dimostrava non più di 16 anni, senza un filo di barba, bassetto e magrolino, era una cosa sicuramente comica. Ebbi appena il tempo di entrare dentro che Pier chiuse la porta e mi schiaffò la lingua in bocca, ero un pò bloccato ma risposi comunque al bacio, poi mi fece strada e mi mostrò la casa. Inutile dirvi che era meravigliosa, c'era lusso ovunque ed era veramente enorme, una splendida villa a 2 piani, specialmente il salone mi lasciò interdetto, era immenso con un magnifico televisione al plasma con tanto di 3D e sistema dolby surround. Dopo il breve tour dell'abitazione mi fece sedere sul divano della sala e si accomodò vicino a me, appoggiando la sua testa alla mia spalla. Mi faceva quasi tenerezza a vederlo così, mi dava proprio l'idea di una ragazzina innamorata e istintivamente portai la mia mano sui suoi capelli e iniziai ad accarezzarli. Ho sempre incontrato enormi difficoltà a resistere alla mia eccitazione e anche in questo caso non riuscì a smentire questo problema, tant'è che mi bastò passargli per un paio di minuti la mano in testa che sentì il mio cazzo gonfiarsi a dismisura nei pantaloni. Senza pensarci troppo spostai la mano dalla testa alla gamba di Pier, alzai un pò su la vestaglia e notai che aveva tutta la gamba scoperta, quindi non indossava nulla, nemmeno le mutande perchè ovviamente arrivai ben presto a toccare il suo cazzetto, che era già là in tiro e duro. Lo accarezzai per un pò, volevo coccolarlo, poi fu lui ad alzarsi in piedi e aprirsi la vestaglia, facendosela cadere ai piedi. Era davanti a me tutto nudo, meraviglioso, bello come sempre, forse ai miei occhi, dopo essermelo scopato la sera prima, anche più del solito. Mi spogliai anche io, velocemente, e appoggiai tutti i miei vestiti sul bordo del divano, restando anche io totalmente nudo, poi iniziammo a baciarci con foga e ci adaggiammo uno sopra l'altro sopra al sofà. Gli passai la lingua su tutto il viso, poi scesi sul collo e sul petto, mi soffermai a lungo sui capezzoli perchè mi sembrò che gradisse particolarmente la zona, poi scesi ulteriormente e arrivai alla pancia. Con fare sadico, anzichè scendere, risalì ulteriormente verso i capezzoli ma Pier, ormai al limite del desiderio, mi prese la testa e la spinse verso i suoi 12-13 cm di cazzo. Lo accolsi interamente nella mia bocca e lo succhiai con furia, lui mi stropicciava i capelli e mugulava di piacere, venendo verso di me con il bacino e aiutandosi con il piede destro a darsi lo slancio. Dopo alcuni minuti urlò di piacere e mi venne alla grande in bocca, io gustai per bene e poi continuai a leccargli il corpo, passai ai suoi piedi, che desideravo da diverso tempo. Il mio feticismo verso i piedi belli e regolare è sempre forte e difficile da trattenere e il suo piedino che non arrivava nemmeno al numero 40 ed era veramente perfetto non poteva essere lasciato da parte. Passavo con gusto la lingua lungo tutta la pianta, poi entrai anche tra le dita e lui sembrava gradire anche questo tipo di trattamento, mentre andò in estasi totale quando mi spostai a leccare il suo culetto. Non lo avevo fatto la sera prima quindi pensai di approfittarne per rompere anche questo tabù tra di noi e Pier era assolutamente in deliriio. Dopo alcuni colpetti di lingua, gli feci allargare le gambe, me le feci mettere sopra la spalla e lo penetrai deciso. Spingevo con molta più furia della sera prima e lui stesso sembrava accondiscendere all'idea di scopare in maniera violenta, visto che veniva deciso verso di me quasi a volerselo infilare tutto quanto dentro fino allo stomaco. Nel frattempo mi guardava sempre con quella magnifica espressione con il quale mi aveva guardato anche la sera prima, quel mix tra un sorriso e una faccia di puro godimento. Dentro casa sua faceva molto caldo, il riscaldamento era acceso nonostante la stagione non fosse delle più fredde e infatti i nostri corpi erano fusi anche nel sudore che grondava abbondante, soprattutto dal suo viso. Gli sborrai alla grande nel culo e alcune macchie di sborro finirono sul divano, cosa che mi allarmò immediatamente ma Pier mi disse di non preoccuparmi e con una spugnetta si impegnò immediatamente a lavare via il liquido, che per fortuna non aveva ancora avuto modo di macchiare. Ora era giunto il momento di chiarire, quindi prima che gli prendesse l'idea di scopare ancora misi le cose in chiaro immediatamente, non volevo che si venissero a creare situazioni indecifrabili:
- Pier, io comunque avrei preferito prima chiarire la situazione
- Cosa c'è da chiarire? Io ti amo e voglio stare con te...stop. che altro c'è da chiarire
- Pier non è così facile come dici tu, non siamo dichiarati e io non intendo farlo sinceramente
- Perchè pensi che io voglia farlo? Guarda che possiamo stare insieme anche senza dirlo in giro, mica è una cosa pubblica il nostro amore non pensi? Io ti amo dal primo giorno che ti ho visto
- Scusami, perdonami ma io qua devo capire bene le cose. Se dici di amarmi dal primo giorno perchè non hai voluto che quando siamo andati a trans facessimo una cosa a 3??
- Ma è ovvio, pensi che avrei voluto sprecare in un modo così squallido la mia prima volta con te? semmai ci fosse stata una speranza sicuramente non l'avrei sfruttata in quel modo, di questo stanne sicuro
- Oddio Pier, io non me le aspettavo queste cose, mi fanno effetto, e la tua ragazza?
Ebbe un momento di riflessione, poi rispose "Ora non la posso lasciare, non voglio destare sospetti con cambiamenti repentivi, ma è da tempo che tra me e lei è come se fosse finita, ti prego mettiti con me". Me lo chiese con la stessa speranza e con lo stesso timore nell'aspettare una mia risposta che ha un ragazzino alle medie quando chiede per la prima volta alla tipa se vuole avere una storia con lui. Non so nemmeno io, come mi capita spesso nelle mie azioni, cosa volessi realmente, ma quelle due dichiarazioni mi avevano colpito e non riuscì a fare di meglio che dire di si, pur non essendone assolutamente convinto. Pier esplose in un sorriso di gioia, mi si lanciò sopra e urlo "TI AMO, cazzo se ti amo" e mi baciò, poi mi prese per il braccio e mi portò in camera sua. Mi stese sul letto ad una piazza e mezza e stavolta fu lui a penetrarmi, mi salì sopra e infilò l'uccello tra le mie chiappe, poi spinse con foga. Non durò molto come rapporto e venne alla grande, poi senza cambiare di posizione tolse il cazzo dal mio culo e si impalò il mio uccello tra le sue chiappe, iniziando a saltellarci sopra. Io intanto con le mani gli accarezzavo tutto il corpo, gustandomi quella sensazione di purezza sulla sua pelle liscissima e ancora abbronzata dal sole estivo. Era la mia prima storia gay vera, il mio primo fidanzamento con un ragazzo, come sarebbe stato? Era un mondo tutto nuovo per entrambi ma mentre lui sembrava essere totalmente a suo agio con me, io ancora ero abbastanza bloccato. Terminata quella scopata tornai alla reatà, eravamo già di fronte alla prima prova della nostra storia appena iniziata, visto che il giorno seguente Pier sarebbe tornato all'Università e non ci saremmo visti per alcuni giorni..
Devo dire che questi giorni passarono comunque indenni, non avevo avuto pentimenti e Pier in questo periodo di lontananza fu dolcissimo, mi chiamava, mi mandava sms e mi scriveva su facebook, in modo tale da cercare di starmi comunque affianco e farmi sentire il suo amore. Pur nelle difficoltà di un amore spesso a distanza e comunque nascosto, la storia tra me e Pier proseguiva alla grande, al contrario di quello con la sua ragazza che ovviamente andò presto a morire. Andai anche alcune volte a trovarlo nella sua città universitaria, dove lui comunque conviveva con altri ragazzi quindi non potevamo fare nulla di chè, se non qualche bacio di nascosto che ci bastava per sentirci uniti e stretti tra noi. Quando poi era lui a tornare, un fine settimana si e uno no, ci lasciavamo andare alla più totale passione, cercando di ottimizzare il più possibile quei due o tre giorni di tempo che ci potevamo concedere. La nostra relazione raggiunse l'apice dopo circa 4 mesi di storia, verso Febbraio, quando Pier mi chiamò e mi chiese di raggiungerlo subito in un bar a metà tra casa mia e casa sua. Mi aspettava con un giubbotto con pellicciotto addosso mentre beveva un cappuccino, mi guardava con aria seria e esordì:
- Senti ho preso una decisione, mi dispiace ma è irreversibile. - Mi sentì gelare il sangue, era il colmo, aveva voluto lui questa storia e ora mi lasciava? No non l'avrei accettato, quindi attesi di cononscere questa sua decisione mentre nella mia mente già cercavo la maniera di reagire
- Lo so che te lo dovevo dire prima, ma io sono fatto così e quando prendo una decisione è quella...guarda sotto al piattino per favore. - Alzai il piattino che c'era sul tavolo e sotto vi trovai due biglietti aerei per Barcellona per il week end successivo e due biglietti per lo stadio. Non potevo crederci, lo guardai e lui si mise a ridere "Pensavi che ti stavo per lasciare ah? Scemo!!". Ora non restava che liberarmi dai miei impegni calcistici e Pier non sembrava voler aspettare, quindi mi porse il suo telefono e mi "costrinse" a chiamare il presidente della mia squadra. Con una serie di scuse incatenate e rinunciando a una settimana di stipendio, riuscì nell'intento, quindi ora non restava che prepararmi per la prima vera vacanza con il mio Pier! CONTINUA
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